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Old 11-Aug-22, 12:32
Giamol79 Giamol79 is offline
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Default Re: Esperienza vera.

Giocare alla lotta come preliminare fu in quel weekend una costante. Come dicevo dopo la precedente lotta ne seguirono almeno altre 5 o 6 non ricordo bene. Tutte tranne una finirono in sostanziale "parità" diciamo, o meglio , un po' non volevo farmi proprio stracciare , un po' l eccitazione era tale che finivamo a fare altro. Ci fu però un altra lotta in cui sono finito completamente sopraffatto.
Inanzi tutto vorrei narrare il contesto che si era creato dopo la lotta precedente. Andavamo in giro, facevamo diverse attività, ci divertivamo molto e ci stuzzicava mo sempre a vicenda, soprattutto lei , non mancava occasione nelle o in cui mi ricordava che mi aveva sottomesso. Eravamo in giro e magari dopo una serie di battute mi diceva: dopo che ti ho sottomesso mi guardi con odio ( mi guardava mentre lo diceva con un sorrisetto strafottente) io rispondevo: ma se ti ho lasciata vincere... ( E dopo altre lotte) infatti poi non hai più vinto... E lei : ma se ti ho sottomesso alla grande, ti ho umiliato, le altre volte non voluto perché mi facevi troppo pena , ma ti sottometto quando voglio. Potete immaginare queste conversazioni in un contesto festivo e con la possibilità poco dopo di poter fare combaciare le parole hai fatti... Tant'è che , capitava quando eravamo in giro e scherzavamo che lei mi dicesse: andiamo in albergo, così ti sottometto un po'.... Fu proprio così che andò quel giorno, ricordo che era l ultimo giorno di permanenza, la mattina dopo saremmo partito, rientravamo in albergo dopo un pomeriggio in giro tra trekking leggero e passeggiata in paese, appena rientrati lei andò a farsi una doccia, dopo venti minuti uscì dal bagno con indosso un top nero, shorts di tessuto nero e calzini , aveva un bel fisichino non ostante un seno piccolo, era magra ma le gambe erano muscolose e i polpacci ben sviluppati. Mi avvicinai per effusioni ( era molto attraente ) lei sghignazzando mi respinse dicendo: no, prima ti sottometto, oppure se vuoi evitare puoi inginocchiarti a me, lo disse con il solito sguardo arrogante e scherzoso. Io misi un ginocchio a terra, lei stava per scoppiare a ridere quando all ' improvviso scattai cingendola al busto e buttandola sul letto , lei disse: ah pure le finte fai, ... Io: te lo faccio vedere io il sottomesso... Ridevamo entrambi, come le altre volte io cercavo di sfruttare il peso mentre lei sfruttava la sua scioltezza incredibile, mentre rotolavamo sul letto senza che nessuno prendesse il sopravvento riuscii a cingerla da dietro, le dissi , ora sei finita, lei si dimenò con incredibile energia , fino a riuscire a colpirmi nelle parti basse( quando sentiva che stavo per bloccarla faceva di tutto per sfuggire) , io la lasciai andare e lei con la solita rapidità mi balzò sopra, con un ginocchio se fece strada nel mio tentativo di impedirle di bloccarmi, mi ritrovai il suo ginocchio in faccia, quando mi dimenai per toglierlo lei cambiò posizione e mi bloccò nel modo solito, in pin con ginocchia sulle mie braccia, seduta quasi sul mio collo e i piedi incastrati sotto le mie scapole per aver maggiore stabilità, , mi guardò con la solita espressione arrogante e disse: non la capisce proprio questo ragazzo, è troppo orgoglioso, poi mi accarezza la testa e dice : dillo che sei sottomesso, dai... Io inizio a dimenarmi , ma come sempre lei era veramente abile e non era facile disarcionarla, quando stavo per liberarmi lei si alzò da me e saltò giù dal letto, era in piedi e mi guardava ridendo, anche io mi alzai di fronte a lei, ridevo e ansimavo per la fatica, lei disse: cosa c'è, sei già stanco... Io risposi , no cara, dove hai imparato a lottare così, facendo karate? E lei, no, karate mi hanno insegnato altre cose, se usassi il karate potrei stenderti subito, io scoppiai a ridere per prenderla in giro, lei rispose con un calcio molto veloce con il suo piede che passò a pochi cm dalla mia faccia, disse: visto.... Eri già ko... Io mi feci un po' avanti per prenderla e lei cominciò a sfuggire per la stanza , quando stavo per chiuderla in un angolo mi sferrò un calcio velocissimo alla bocca dello stomaco, non credo abbia mirato, credo sia stato per caso, io resto senza fiato e le dico: ma sei scema? Mi inginocchio lentamente per respirare, lei disse: visto, ti ho fatto inginochiare , ora sottomettiti a me, dicendolo fece un passo avanti, io ero a carponi , mi prese la testa fra le gambe in una scissor da in piedi, tentai di prendere la sua caviglia ma lei semplicemente incrociò i piedi, la mia testa era bloccata all' altezza delle sue ginocchia, lei disse: visto, bloccato e in ginochio... Cosa fai, mi tocchi i piedi?? Vuoi farmi capire che sei sottomesso ? Non riesci più a parlare? Io cercavo di riprendermi e con le ultime forze le presi i polpacci cercando di allentare la presa, nel mentre cercavo di alzarmi, lei molto abilmente assecondò il mio movimento, cambiò la posizione delle gambe passando ad una figura 4 scissor con il polpaccio ben posizionato sulla mia gola, poggiò le mani sulla mia schiena , io cominciai ad alzarmi e lei si agrappo con le braccia al mio torso, in pratica era a testa in giù, aggrappata con le gambe al mio collo e con le braccia alla mia vita, quando sono riuscito a fatica ad alzarmi la sentii dire: wooo ora facciamo un bel giro in giostra.... Io afferrai il suo polpaccio per liberare il mio collo dalla sua presa, lei lasciò il mio busto e cominciò a dondolarsi tenendo le gambe ben serrate al mio collo, presto mi sbilanciò e finimmo sul letto, io su un fianco intrappolato dalla sua scissor, lei sul fianco alle mie spalle , le sue gambe erano messe in modo che proprio non riuscivo ad aprirle, la sentivo dire: dai è finita, sei bloccato, questa l hai persa, sottomettiti a me, li fui tentato di arrendermi, ma non riuscivo a parlare bene, barbottai qualcosa, al che lei disse: cosa? L hai ammesso? Allentò un po' la presa , dai ripeti..... Io approfittai della cosa e riuscii me mettere una mano tra il suo polpaccio e la mia trachea, presi fiato e dissi: non ammetto un bel niente, lei si accorse che stavo sfuggendo alla sua presa , mollò veloce la presa, io riuscii a tenerle un piede per evitare di ritrovarmela sopra, lei con il piede libero cominciò a spingere e colpire la mia schiena per spingermi giù dal letto e per liberare il suo piede, dopo poco io caddi dal bordo ma trascinai anche lei giù dal letto, io mi ritrovai sul pavimento a pancia in giù, lei era sul pavimento seduta vicino a me, cerca di alzarmi più velocemente possibile, ma lei svelta mi mise un piede sulla schiena alla base del collo e con l altro piede mi colpì due o tre volte sulla schiena, io non riuscii ad alzarmi, mentre lei mettendo il peso sul piede che mi aveva messo tra nuca e schiena si alzò, sempre tenendomi il piede li mi scavalcò e passò oltre, lei era in piedi, io a terra, pancia in giù, tentai goffamente di prenderle le gambe , lei ovviamente mi evitò e mi camminò nuovamente sulla schiena, mi guardava con espressione divertita e compiaciuta, io cercai di alzarmi, ma appena mettevo le mani a terra e mi tiravo su lei mi camminava sulla schiena e tornavo giù, lei mi diceva: dai alzati, io cercavo di alzarmi e lei ancora mi balzava sulla schiena con i piedi e poi scendeva, impedendomi il movimento, cercai più e più volte, ma era inutile, cercavo anche di prenderle i piedi ma era troppo svela, e ogni mio tentativo terminava con lei che mi camminava sopra, dopo diversi tentativi lei disse sarcastica: se vuoi che ti faccio alzare devi dire la parola magica....io dissi: mai, ma i miei tentativi di rialzarmi erano sempre più flebili, lei iniziò a camminarmi sopra e scendere in successione più rapida, anche quando non tentavo di rialzarmi, disse ridendo: hai due possibilità, ho ti sottometti mentre ti cammino sopra oppure ti cammino sopra fino a farti sottomettere, scegli tu, io posso andare avanti tutto il giorno a fare step, io dopo l' ennesima volta che mi era passata sopra mi girai a pancia in su, braccia aperte sul pavimento, stremato. Lei astuta si avvicinò con una macchina fotografica,mi mise un piede sulla fronte prima che potessi fare qualsiasi cosa, ero lì sdraiato con il suo piede sulla fronte, la guardavo e lei aveva lo stesso sguardo compiaciuto e arrogante di sempre, disse: se ti muovi ti faccio una bella foto.... Io dissi subito: no no,ti prego , lei: dimmi la parola magica, mentre mi parlava inarcò il piede che mi aveva messo sulla fronte, aveva una mano sui fianchi e con l altra teneva la macchina fotografica, lo dissi ti dirò quello che vuoi, ma non scattare, lei: o lo so che me lo dirai, avanti dillo , e io : sono sottomesso a te, lei ridendo rimase in posa vittoriosa con il piede inarcato sulla mia fronte, sembrava una soubrette a fine spettacolo,mise la macchina fotografica in modo da farsi una sorta di selfie, io le dissi ti prego non farlo , sono sottomesso a te, ma quando vidi il flash capii che mi aveva fregato.....

Last edited by Giamol79; 11-Aug-22 at 15:41.
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